“Questo è ciò che vorrei vedere sempre più profondamente in voi: la fede innocente di un bambino nella Divina Madre, devozione, apertura alla Sua guida e al Suo amore poiché voi Le appartenete completamente”.

L’amore di Dio non muterà mai

5 aprile 1995

Caro lettore,
se percepiamo l’amore di Dio nell’amore di un’altra persona per noi, allora questo è giusto e va bene. Mi ricordo tempo fa in India quando dissi alla Santa Anandamoyi Ma quanto io e altri in America l’amassimo. La sua risposta fu: “Non c’è altro amore tranne l’amore di Dio!”.
L’ego terreno avrebbe potuto prendere la Sua risposta come una critica, ma io la intesi come un’ammonizione: noi possiamo amare veramente gli altri solo se siamo coscienti di essere strumenti dell’amore di Dio.
È facile provare amore per coloro che sono gentili e buoni ed è ancora più facile quando essi ci amano. La prova dell’amore divino, tuttavia, è quella di essere capaci di amare anche chi ci odia, e soprattutto coloro che sono determinati a distruggerci. Dio ci dice: “Anche loro sono figli Miei”. In altre parole: “Se Mi ami devi amare anche loro perché anche loro sono Miei”. Dobbiamo amare non soltanto loro, ma anche tutte le prove che Dio ci manda.
In definitiva, l’unica cosa importante che puoi fare nella tua vita è amare Dio. L’unica cosa che conta veramente nella vita è che Dio ti ama.
E’ un dato di fatto che, più ci sforzeremo di fare del bene, più nemici incontreremo sul nostro percorso, insieme anche a persone che ci amano, ci apprezzano e ci sostengono sinceramente. Ma anche qualora tutti ci fossero ostili, la certezza suprema dell’amore di Dio non cambierà mai.

Le prove che affrontiamo, quindi, sono sempre una benedizione. Se non altro, ci servono come ispirazione per tenere sempre lo sguardo rivolto verso quella divina priorità. Tutto il resto passa. La nostra comunione con Dio è eterna: Lui è nostro come nessuno mai sarà o potrebbe essere.
La soluzione alle nostre preoccupazioni è amare, e amare sempre di più, con un amore divino e non egoico (l’amore dell’ego ha le sue radici nei piaceri e nei dispiaceri).
Come dice la Bibbia: “L’amore perfetto dissolve la paura.” E: “Benedetti sono i puri di cuore, perché essi vedranno Dio”. Quando il tuo amore per Lui fluirà naturale e completo, allora Lo troverai.
In divina amicizia.

Aprirsi all’amore di Dio

4 aprile 1995

Caro lettore,
intuisco che sei in ritiro. E’ meraviglioso! Tutti noi abbiamo bisogno di un periodo di ritiro di tanto in tanto, non come ricreazione, ma per ri-creare noi stessi.
Quando si pensa all’amore è importante non dare importanza all’amore personale che qualcuno prova per noi, o a se stessi quali destinatari di quell’amore. Quando si fa un ritiro è importante comprendere il più profondamente possibile, sia l’amore di Dio per noi, sia quello nostro per Dio. Lui ti ama molto più profondamente di quanto potrà mai farlo qualunque essere umano, persino molto più di quanto tu potrai mai amare te stesso, se non in Lui. Così, non avere paura di aprirti completamente a quell’ amore; invitalo ad entrare in tutti gli angoli polverosi del tuo cuore. perché Lui possa ripulirli.
Durante un ritiro si pensa all’amore di Dio e alle altre verità eterne. È però anche importante trasferire questo amore su un livello di esistenza pratico. Ti indico due frasi estratte da un mio nuovo libro intitolato: “Perché non adesso?” che potrebbero piacerti. Tutti noi ogni tanto veniamo feriti:
“Non chiudere il tuo cuore quando vieni ferito nei sentimenti, perché la contrazione causa dolore. Il comportamento degli altri nei tuoi confronti è come il tempo (meteorologico, n.d.t.): non puoi controllarlo. Tu solo sei responsabile di come ti comporti e dei sentimenti che provi. Accettare di venire ferito da qualcun altro vuol dire soffrire due volte.”
Non avere timore di amare. Anche se il tuo amore non sarà ricambiato sarai più ricco solo per il fatto di avere amato: l’acqua che non scorre ristagna.

Più arrivi a percepire l’amore di Dio nel tuo cuore e più è importante che canalizzi questo amore verso tutti. Come ho scritto in “Perché non adesso?”: “Augura il meglio a tutti e, nell’atto di benedirli, sarai benedetto a tua volta. Una vetrata attraverso la quale si riversa il sole è più brillante e bella della luce che filtrando illumina una chiesa.”
Dio ti benedica.

Caro lettore,
i ritiri in genere dovrebbero essere un momento di introspezione.
I punti fondamentali da tenere a mente durante un ritiro sono i seguenti: nella vita il solo, unico, vero obiettivo è compiacere Dio, avvicinarsi a Lui, amarLo, unire la propria anima a Lui.
È attraverso la profonda quiete del cuore che si può conoscere Dio. Tale quiete si ottiene amando con maggiore pienezza, con più calma, incondizionatamente, senza mai soffocare le proprie emozioni o indurire il proprio cuore nei confronti di chi vorrebbe ferirci.
Niente e nessuno ci appartiene veramente: siamo solo Suoi. La gioia diventa nostra quando accettiamo totalmente che siamo di Dio, che la natura di Dio è gioia e che, nelle nostre anime, la Sua essenza è la nostra essenza.
Amo molto una frase di St. Jean Vianney: “Se tu sapessi quanto Dio ti ama, moriresti di gioia!”.
In divina amicizia.

Swami Kriyananda

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