Cari amici,

viviamo in un momento in cui ognuno di noi, a prescindere dalle proprie idee e opinioni personali, dovrebbe essere un messaggero di pace.

Quando le persone poco consapevoli hanno pensieri di rabbia, e persino di odio, “non sanno quello che (si) fanno”. Ogni nostro pensiero ha un’influenza, oltre che sul nostro magnetismo e karma personale, anche sulla coscienza e sull’equilibrio energetico globale. Poiché i nostri pensieri guidano le nostre azioni, dice Yogananda, addirittura determinano il destino dell’umanità.

Oltre a questa considerazione, che non è da sottovalutare, bisogna anche osservare come ci sentiamo quando esprimiamo la pace e come quando, invece, esprimiamo la rabbia, o peggio.

Proviamo a osservare gli occhi di Yogananda e di Kriyananda: in essi si percepisce solo pace e amore e, se qualche volta ce ne sentiamo privi, può essere di grande aiuto guardare quegli occhi e cercare di assorbire nella nostra coscienza la vibrazione che emanano, poiché è ancora presente e viva come quando erano nel corpo fisico. Swami Kriyananda diceva: “Diventerai come ciò che osservi”.

Swami Kiyananda ha scritto il canto “Pace” usando, in gran parte, una sola nota, per suggerire la calma e la pace che sono nell’assenza di movimento. Ricordo che una volta in cui Swami mi ricevette a casa sua, ebbi l’impressione di essere immersa in un’aura, appunto, di assenza di movimento. Mi venne nella mente l’immagine di una linea retta, senza vibrazione, senza oscillazioni e, per associazione di idee, pensai proprio al suo canto “Pace” e a ciò che voleva esprimere.

Un’altra volta, quando Swami era sotto attacco ed era in procinto di partire per l’America, dove avrebbe dovuto presenziare in tribunale, gli dissi, con il desiderio di incoraggiarlo (a mia discolpa c’è da dire che conoscevo Ananda e Swami da pochissimo tempo): “Swami, come vorrei che tu trovassi pace”. Lui si girò verso di me con un’espressione un po’ stupita e, con un tono di voce gentile ma molto fermo rispose:”Nulla potrà mai  togliermi la mia pace interiore”.

Ricordiamo che, in questo periodo, mantenere la nostra routine di meditazione è essenziale per rimanere centrati nella pace e nell’amore e per essere sempre luminosi canali di pace divina per gli altri.

>> La pace e la tranquillità permanenti si ottengono solo attraverso la meditazione e il contatto con Dio. Tutte le religioni ne insegnano il valore. È risaputo che le acque calme scorrono in profondità. Nella vita tutte le cose di valore si sviluppano nella quiete. Questa è la saggezza di tutte le epoche, in tutto il mondo. << P. Yogananda

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