Circa 50 anni fa, un piccolo ma dedicato gruppo di persone iniziò a sfidare l’approccio della società americana nei confronti della produzione alimentare.
All’epoca l’opinione prevalente era che le verdure dovessero essere giudicate principalmente dal loro aspetto esteriore. I pomodori più grandi e più rossi erano ritenuti i più desiderabili, vennero così incorporati nell’agricoltura americana fertilizzanti chimici e pesticidi.
Un gruppo di persone, che gradualmente diventò noto come il movimento dell’agricoltura biologica, insistette nel sottolineare che il vero valore dei pomodori non risiedeva nel loro aspetto, ma nel loro contenuto nutrizionale che veniva sacrificato in ordine di migliorare caratteristiche più superficiali. Ci volle del tempo, ma gradualmente la gente cominciò ad ascoltare, al punto che un recente studio [1] portò alla luce che oggi il 75% degli americani acquista almeno una parte di cibo biologico.

Oggi ci troviamo di fronte ad un malinteso simile, ma in una parte ancora più importante della nostra vita: l’educazione dei nostri figli. Tutti vogliono che i nostri figli abbiano successo; il problema risiede nella nostra definizione di successo. Proprio come per i pomodori, la cui attenzione del lavoratore era focalizzata erroneamente sulla grandezza e colore, molte persone accettano la teoria che il successo di uno studente possa essere misurato con test standardizzati a punteggio. Questi test vengono richiesti in quasi tutte le scuole pubbliche ed esercitano un enorme influenza sul futuro dei nostri figli, così come sulla carriera dei loro insegnanti e dei loro direttori. Con conseguenze così importanti, è opportuno chiedersi che cosa esattamente questi test vogliono misurare.

Di seguito sono riportati alcuni degli argomenti trattati dal quinto anno di scuola elementare fino al terzo anno di scuola superiore di uno dei test standardizzati [2] più diffusi.
Leggendo la lista, fate caso non solo al numero di domande che vi sono familiari, ma anche a quante di queste abbiamo effettivo valore nella vostra vita da adulto. (Va specificato che l’esempio proposto non è estratto da uno dei più rigorosi esami di livello avanzato, ma da un’esame più facile, di livello “competente”).

1) la funzione dell’esofago,
2) la differenza tra uno stetoscopio e una luce laser con ologramma
3) la ragione per cui i fossili si trovano nelle rocce sedimentarie.
4) i contributi di Hammurabi,
5) le differenze tra metalli e non metalli
6) la forma di energia rilasciata o assorbita nella maggior parte delle reazioni chimiche.
7) il Piano Schlieffen
8) il Giuramento del Campo da Tennis.
9) il movimento del Vangelo sociale
10) la “Reconstruction Finance Corporation”

Il punto, naturalmente, non è che il Piano Schlieffen, il Giuramento del Campo da Tennis, o uno qualsiasi degli altri argomenti non siano riconosciuti come informazioni di valore nel proprio campo di conoscenza specializzato. Ma piuttosto che utilizzando questi dati relativamente vaghi per misurare l’efficacia complessiva delle nostre scuole, ci troviamo a fare lo stesso tipo di errore che la gente commetteva nel giudicare i pomodori: ci stiamo ancora una volta concentrando su fattori superficiali a scapito di considerazioni molto più importanti. Quando insegnanti e direttori si sentono sotto pressione, per assicurarsi che i loro studenti siano stati esposti alla “giusta” quantità di fatti, la creatività e l’entusiasmo vengono rapidamente sostituiti da una educazione appassita.

In un recente articolo del New York Times, un insegnante ha messo in discussione questa enfasi sui test standardizzati. “Questa continua pressione verso i test manca di una seria considerazione su cosa voglia dire essere un umano di successo. Che si tratti del pioniere arrivato con un carro Conestoga o dell’Italiano approdato negli anni ’20, esisteva In America questa idea che, se si fosse lavorato duramente e si fosse dimostrata una forte determinazione, si poteva raggiungere il successo. Stranamente, abbiamo dimenticato questo concetto. Le persone che imparano delle nozioni facilmente e che hanno punteggi alti negli esami di ammissione universitaria, mi preoccupo ricevino in risposta che tutto quello che stanno facendo è grandioso. E che, come conseguenza, vengano in realtà preparati ad un fallimento a lungo termine. Quando quelle persone dovranno improvvisamente affrontare un momento difficile, penso con tutta onestà, che si troveranno nei guai. Non credo che abbiano sviluppato le capacità per poter gestire quella determinata situazione”.[3]

Da un’interessante sito web arriva l’atto d’accusa di un genitore riguardo questa educazione appassita. “Ho visto la luce nei suoi occhi spegnersi… Questi energici, interessati, realizzati bambini di sei anni si sono trasformati in dodicenni che si chiedono: “Verremo valutati su questo argomento?” o “questo sarà nel test?” Quella fiamma che possedevano a sei anni non si è spenta da sola, l’abbiamo soffocata”. [4]

E da un direttore della scuola superiore Peking University High School a Shanghai, vincitrice nei più recenti test standardizzati a livello mondiale gestiti dall’Organizzazione per la Cooperazione Economica e Sviluppo: “Fare i test è dannoso per la creatività degli studenti, per una capacità critica di pensiero e, in generale, per la capacità della Cina di competere nel mondo. Rende ristretta la mente degli studenti. Nel 21° secolo, la Cina ha bisogno personalità creative, che il proprio sistema educativo non sta producendo.” [5]

È giunto il momento di chiedersi come sarebbe un approccio più “organico” all’educazione. E se le nostre scuole spostassero la loro attenzione dalla lista di fatti letta precedentemente alle seguenti considerazioni?

  • Come prendere l’iniziativa ed esercitare la creatività
  • Come concentrarsi
  • Come coltivare la passione per un apprendimento permanente
  • Come essere responsabile
  • Come vivere in salute
  • Come superare stati d’animo negativi
  • Come rispettare diversi punti di vista
  • Come distinguere tra giusto e sbagliato
  • Come trovare pace e soddisfazione dentro di sé
  • Come conoscere se stessi ed esprimere il proprio potenziale

Chiedetevi ancora una volta, quanti punti di questa lista si sono dimostrati utili nella tua vita, e poi, quale dei due gruppi di obiettivi preferireste avere come scopi educativi nelle scuole primarie dei vostri figli.

Sì, un cambiamento di questa portata richiede uno sforzo considerevole, ma non più di quello che ha richiesto passare dai pesticidi chimici al giardinaggio biologico.
Le materie tradizionali (i pomodori) forniranno ancora la base per un’istruzione a tutto tondo, ma il nostro approccio deve essere trasformato per incorporare questi elementi più ampi e nutritivi. Molto lavoro è già stato fatto. Dobbiamo solo condividere le risorse e intuizioni e fornire l’un l’altro il supporto per poter apportare le modifiche necessarie. I “frutti” di
questo movimento trasformeranno tutto il nostro mondo.

Referenze

[1] – The Hartman Group Study, “Beyond Organic and Natural”, 2/22/2010

[2] – Standardized Testing and Reporting (STAR), starsamplequestions.org

[3] – “What if the Secret of Success Is Failure?”, New York Times, 9/14/2011

[4] – Montessorimadness.com

[5] – “How Shanghai’s Students Stunned the World”, msnbc.msn.com, 11/2/2011

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