Quello che stiamo vivendo è sicuramente un momento difficile e complesso ma, allo stesso tempo, ci offre l’opportunità per cambiare, per espandere noi stessi e quanto ci sta attorno.
Ad Ananda sentiamo di essere chiamati a dare energia ed elevazione a questo particolare periodo storico anche su un piano concreto e materiale. Il Maestro diceva: “Immortalate i vostri principi nell’architettura” e ancora “Dobbiamo essere pratici nel nostro idealismo”. Sentiamo di dovere concretizzare l’idealismo e i principi che viviamo e vogliamo vivere anche attraverso una forma esteriore; sentiamo di essere chiamati a dare loro espressione attraverso la bellezza: piante, fiori, la cura e il rinnovamento degli spazi che abitiamo; tutte situazioni che ci aiutano a diventare più stabili, radicati e centrati per affrontare ciò che dobbiamo.
Swami diceva che lo spazio intorno a noi dovrebbe riflettere non lo stato di coscienza che abbiamo in questo momento ma lo stato di coscienza in cui vorremmo vivere. Quello che stiamo facendo, la cura che stiamo infondendo in ogni cosa, in ogni spazio, in ogni luogo, qui, ad Ananda, è un modo per generare quello stato di coscienza dentro di noi.
Un ciclo si chiude e un nuovo ciclo inizia, è la condizione naturale dell’evoluzione: ne siamo consapevoli e lo sentiamo, per questo stiamo cercando di rifletterlo in tutto ciò che compiamo ma ci rendiamo anche conto che è importante per accogliere e offrire questa nuova energia agli amici che vorranno venire a trovarci.
Ristrutturare le stanze e sala da pranzo
Migliorare il Centro Ananda, ristrutturare le stanze e la sala da pranzo è una cosa che sentivamo da tanto tempo. Ciò che abbiamo imparato è che per realizzare qualsiasi cosa, per quanto difficile, se si parte dall’energia, se si muove, si chiama, si aumenta quel flusso di corrente cosmica, l’universo risponde. Questa energia, la nostra energia, il nostro entusiasmo e la nostra fede attirano sostegno, fondi e tutto ciò che serve. Nel caso specifico della ristrutturazione delle stanze al Centro tanti membri della comunità e tanti amici erano già disposti a sostenere il progetto, soprattutto la grande famiglia di Ananda Yoga. Gli studenti di Ananda Yoga sono spesso ad Ananda per il loro training e hanno espresso non solo il desiderio di volere aiutare ma anche di partecipare attivamente alla sua realizzazione.
Jayadev e Jivanta hanno chiesto loro chi fosse disposto ad aiutare o contribuire economicamente. Durante la chiusura ci hanno raggiunto tanti di loro, chi per un solo giorno, chi per due e chi anche per una o due settimane, a seconda delle loro disponibilità. Ognuno ha partecipato: chi dipingendo, chi posando il pavimento, chi provvedendo all’impianto luci e alla miriade di cose necessarie per una ristrutturazione. È stato come se una bellissima magia pervadesse Ananda e Ananda si fosse trasformata in una tela incantata che si stava riempiendo di colori e bellezza.
Sistemazione delle scale del parcheggio
Per la sistemazione delle scale che collegano il parcheggio alla piazzetta è accaduta un po’ la stessa cosa: le scale erano inagibili da tempo e, quando abbiamo consultato il geometra, abbiamo capito che la messa in sicurezza necessitava di una cifra cospicua. Abbiamo sentito, ancora una volta, che la cosa giusta era partire dall’energia. Diverse persone della comunità si sono rese immediatamente disponibili per sostenere anche questo progetto e, sulla stessa onda, ci hanno aiutato tanti amici e ancora una volta, la grande famiglia degli Ananda Yogi.
Nuova piazzetta dietro il bar
In questa energia di espansione, Narayani e Bhima, aiutata da diversi membri della comunità, ha messo in moto ciò che occorreva per sistemare l’angolo dietro il piccolo bar di Ananda, uno spazio fino a questo momento inutilizzato, un angolo incantevole, appartato, tranquillo e silenzioso.
È stato realizzato un vialetto per collegarlo alla piazzetta ma, allo stesso tempo, mantenere la sua identità di spazio a sé stante, con un sentire più rilassato. I nostri amici di Ananda Ticino volevano, già da tempo, sostenere Ananda Assisi in qualche modo, così abbiamo chiesto loro di donarci dei fiori da sistemare nelle aiuole per abbellire e riempire di colori e profumi questo angolo di paradiso. E, anche in questo caso, sono arrivati i finanziamenti e, questa volta, anche da parte di chi stava partecipando attivamente, con il proprio servizio, alla realizzazione del progetto.
Nuovo altare a Krishna Hall
In questa onda incredibile, abbiamo sistemato un nuovo altare a Brindaban. Questo era un altro progetto che aspettava da tempo di potersi concretizzare. Desideravamo fare di Krishna Hall non solo una sala per lezioni ma un vero e proprio tempio con un altare tutto suo. L’idea era nell’aria già da un po’, poi, un ospite che ha seguito i corsi di Sahaja, ha condiviso il suo pensiero: per lui sarebbe stato bello che quella stanza disponesse di un altare, così da renderlo uno spazio sacro.
Era la conferma di quanto sentivamo e che muoverci in quella direzione era la cosa giusta da fare. Come al solito, abbiamo messo in moto l’energia e abbiamo chiesto ad un grande amico di Ananda, Prashanti, un artigiano bravissimo che spesso collabora con noi, di realizzarlo. Prashanti ci ha risposto che l’altare, in realtà, c’era già, lo aveva realizzato per l’abitazione di alcuni amici che spesso frequentano il Centro ma, al momento, era inutilizzato. Abbiamo chiesto loro se fossero contenti di donarlo e l’altare è diventato realtà. L’energia a Krishna Hall è cambiata: ora, la stanza, non è più solo una sala lezioni ma un tempio vero e proprio. E, dopo l’estate, grazie alla generosità di un membro della comunità che ci ha donato i materiali, verrà realizzato un secondo altare, questa volta a Yoga Hall.
Dipingere il Tempio di Luce
Ci siamo occupati del Tempio di Luce, perché sentivamo che aveva bisogno di cura. Abbiamo tinteggiato l’esterno, pulito la moquette e la cupola e, immediatamente, ci siamo resi conto che il Tempio era tornato a brillare; è stato come ridare nuova linfa a questo grande centro di magnetismo.
Terrazzo sopra il Tempio
C’è un altro spazio, poco utilizzato, qui, ad Ananda: la terrazza sopra il Tempio. È un luogo bellissimo ma per poterne usufruire dovevamo metterlo in sicurezza: c’era bisogno di una ringhiera perimetrale e, il nostro meraviglioso Dino, che ha contribuito anche alla costruzione del Tempio di Luce, anzi ne è stato uno dei motori, ci ha offerto, con tanta gioia, il suo aiuto non solo eseguendo materialmente i lavori necessari ma anche sostenendo economicamente il progetto.
È stata un’onda, un’onda di grazia che ci ha sostenuti e spinti e ora siamo felici di accogliervi offrendovi tutto questo assieme alla nostra gioia.