Paramhansa Yogananda voleva che le colonie di fratellanza mondiale, che lui sognava per il futuro dell’umanità, fossero il più possibile autosufficienti e che mangiassero cibo auto-prodotto. Swami Kriyananda ci ha anche esortati a creare delle scorte di cibo per poter far fronte a qualsiasi emergenza.

Prima delle restrizioni dovute al Covid non avevamo molto tempo e risorse umane da dedicare a questo progetto. Lavoravamo la terra e avevamo qualche prodotto, ma la maggior parte della nostra energia andava all’accoglienza degli ospiti del centro Ananda.

Con il lockdown, prima e con la ridotta accoglienza degli ospiti, poi, abbiamo avuto decisamente più tempo e più persone disponibili per sviluppare concretamente questo aspetto della comunità, avendo già a disposizione un’azienda agricola in fase di avviamento.

In pochi mesi, grazie anche a donazioni di devoti generosi vicini ad Ananda, che credono fermamente in questo progetto, sono stati raggiunti risultati meravigliosi. Queste sono alcune delle cose realizzate “sul campo”

  • due serre con motore, con sensore di temperatura e con banchi per le piantine;
  • una casetta per gli attrezzi per l’orto;
  • un’autoclave per l’irrigazione dell’orto e stiamo ultimando il collegamento idrico con il pozzo comunitario, con cisterne di raccolta acqua per utilizzo in agricoltura;
  • cassoni in legno per orticoltura
  • un nuovo orto recintato dedicato alle zucche
  • ripulito e seminato un campo che era dismesso (attualmente abbiamo circa 6 ettari lavorati a seminativo, tutti recintati elettricamente),
  • piantato circa 100 piante da frutta e ulivi
  • workshop di lavoro con utensili a batteria (decespugliatore, tosasiepi, motosega);
  • una golf car elettrica adatta alle pendenze,
  • un motocoltivatore per la lavorazione della terra;

E, per lavorazione e stoccaggio:

  • un magazzino interno per stoccaggio prodotti alimentari con scaffalatura porta-bancali;
  • una cella frigorifera;
  • sei freezer per stoccaggio cibo;
  • installazione in corso di batterie di accumulo energia da impianto fotovoltaico;
  • installato generatore a gasolio da poter usare in caso di emergenza;
  • stoccaggio fertilizzanti e sementi bio.
  • Una cucina attrezzata con forno professionale, un essiccatore, un abbattitore per stoccaggio cibo, lavastoviglie, frigorifero professionale e attrezzatura varia.

Per il futuro abbiamo l’obiettivo di fare più formazione e corsi per crescere insieme come gruppo, iniziare un piccolo allevamento avicolo per autoconsumo e per la biodiversità, costruire un bacino di raccolta acqua piovana per aumentare la biodiversità e per creare bellezza, consolidare economicamente l’azienda attraverso mercatini, vendita al dettaglio e consegna di cassette settimanali di ortaggi freschi, migliorare il benessere dei nostri frutteti (dal suolo al frutto), effettuare un progetto di rimboschimento secondo il piano di sviluppo rurale piantando circa 400 alberi forestali.

Stiamo sviluppando l’azienda agricola tenendo conto delle necessità della comunità, di avere uno spazio mensa per associati, un luogo multifunzionale per incontri di vario genere, corsi, meditazioni, programmi di servizio, etc. Per l’estate vogliamo realizzare un pergolato esterno per i pasti e incontri all’aperto, costruire delle scale esterne con ringhiera, adeguate per persone di ogni età, costruire nuovi spazi dedicati a erbe aromatiche.

Occorre considerare che mantenere un’azienda in piedi, funzionante, richiede tantissima energia sotto molti aspetti, come quello organizzativo, gestionale, legale, fiscale, gestione delle persone, manutenzione strutture, veicoli e attrezzature, lavoro in orto, campi, frutteti, uliveto praticamente in ogni stagione dell’anno. In ogni attività cerchiamo di dare e di fare il nostro meglio mettendo tutto l’impegno verso la bellezza e l’armonia in ogni circostanza.

Un nostro motto, sempre valido, è: “amore per la terra e amore per le persone”. Ognuno di noi comprende che ogni persona che presta servizio in agricoltura ad Ananda sta consapevolmente cercando Dio.

Con gratitudine verso tutti coloro che ne fanno parte e che contribuiscono a realizzare il sogno di Yogananda.

Principalmente coltiviamo ortaggi, cereali, legumi e frutta per autoconsumo all’interno della comunità, per mercatini e sistema CSA (community supported agricolture) cassette di prodotti freschi che settimanalmente vengono consegnate ai sostenitori. Allo stesso momento ci stiamo formando e preparando prodotti complementari come tisane, erbe aromatiche, saponi, oleoliti, vari prodotti trasformati dolci e salati, panificazione, biscotti e altro ancora, con un’attenzione mirata alla qualità dei prodotti e all’energia che esprimiamo in ogni nostro servizio.

Coltiviamo prodotti biologici con rispetto per il suolo, le piante e l’ambiente cercando di conoscere e approfondire sempre più il legame con madre natura in ogni sua forma e relazionandoci con essa in totale rispetto. Seguiamo l’ideale dell’autosufficienza, ma in questa fase iniziale stiamo puntando sulla formazione per diventare più preparati e competenti in ogni ambito agricolo.

Testimonianza di Gopala

Gopala

Con l’arrivo del Covid mi sono spostato a lavorare in agricoltura ad Ananda, dove insieme ad altri della comunità gestiamo un’azienda agricola. Giorno dopo giorno impariamo, dal nostro rapporto personale con la natura e attraverso l’interazione con gli altri. Essendo in zona montana l’agricoltura è considerata svantaggiata e la maggior parte di noi ‘svantaggiati’ dal fatto di aver poca esperienza sul campo; ciò nonostante ognuno di noi è avvantaggiato da uno spirito forte e intraprendente, tendiamo a guardare sempre al positivo e come discepoli di Yogananda, stiamo cercando l’unione con Dio vivendo una vita semplice con alti ideali.

Far parte del progetto Agricultura ad Ananda è per me un dono, perché posso lavorare all’aperto a contatto con la natura, interagendo quasi continuamente con gli altri, con l’opportunità di imparare e crescere attraverso in un ambiente che supporta la crescita a livello umano e spirituale.

Per rimanere equilibrato durante l’attività, la pratica più funzionale per me è un costante ascolto interiore, supportato da brevi pause dove pratico qualche esercizio di ricarica energetica, per tornare ad ascoltare la natura e il flusso del respiro.

Quando interagisco con altri, cerco di concentrarmi nel punto fra le due sopracciglia e ascoltare il prossimo da quel punto al cuore.

Per ispirare i miei amici, mi impegno a condividere l’entusiasmo in ogni compito che svolgo, cercando di sintonizzarmi con l’essenza e lo scopo di ciò che stiamo realizzando. E’ molto importante per me offrire rispetto per il servizio e l’impegno altrui. Se durante la giornata vivo momenti di difficoltà che mi mettono in crisi, cerco di ascoltarmi interiormente e rientrare nel silenzio interiore, dove risiede l’ispirazione della supercoscienza che è sempre pronta a guidarci a riempirci. Alzare il mio livello di energia e uscire dalla crisi, questo è lo scopo.

Per fare questo è necessario un distacco dalla situazione esteriore, quando c’è un coinvolgimento emotivo, dopo di che, quando il cuore è calmo, al riparo dalle emozioni e dal turbinio della mente, si riesce a cogliere la guida dell’anima, che normalmente per me si traduce in un insegnamento spirituale, in una frase di uno dei Maestri, ad esempio.

Questa grande avventura della vita è incredibile e dove vivo, ad Ananda, mi sorprende sempre. Concludo con una frase ispirante di Henry Thoreau: “L’era dei miracoli è in ogni istante”.

Con gratitudine,
Gopala