Api e alveari in Sicilia!

Darshan

Per le visite precedenti il viaggio era più impegnativo: con la macchina ad Assisi, un giorno prima; dormire da qualche parte a Roma; un treno per Fiumicino, e poi, finalmente, un volo Roma Palermo.

Questa volta si va per inaugurare un nuovo Centro Ananda e, per miracolo, basta raggiungere Perugia, non lontano da Assisi, da dove ora partono voli diretti per il capoluogo della Sicilia.

Sono partito da casa alle 10:00, e alle 13:30 ho potuto salutare Marco, poeta e membro del team che serve l’opera del Maestro nel nuovo centro, chiamato Casa della Gioia.

In Sicilia esiste da tempo una linea guida che assegna alla comunità i beni sottratti alla malavita, per un utilizzo sociale.

Ora, in questa politica, il Maestro ha visto una possibile porta d’ingresso in questa meravigliosa isola. Naturalmente aveva bisogno di strumenti volenterosi.

Sujesh nella stanza “Joy Room” nella “Casa della Gioia”

Sujesh – il suo nome significa “vittorioso in Dio”- è da qualche anno attivo come insegnante Raja Yoga, come “creatore” di satsang (compagnia spirituale), come co-fondatore dell’associazione culturale “Ananda Palermo – sentiero della Gioia”, e come referente del gruppo di meditazione che costituisce il cuore di quella associazione. Insieme a lui Corrado, Giulia, Jai, Marco, Maria e Massimiliano hanno preso l’iniziativa di presentare al comune il progetto “Casa della Gioia.” La loro associazione culturale non possedeva le caratteristiche burocratiche richieste nel bando: non era né un ONLUS, né un APS.

Ma la Casa della Gioia fa parte di un contesto molto largo, che oltrepassa le realtà spesso limitate dell’associazionismo comune: iniziato nel 1969 con la fondazione di una comunità nelle foreste della California del Nord, Ananda Sangha è ora una presenza mondiale, che ha come scopo principale quello di condividere gli insegnamenti del kriya yoga e, nelle parole del grande avatar Babaji, di rafforzare la luce laddove è, sul nostro meraviglioso pianeta.

L’offerta di Ananda Palermo è colma di luce: corsi di yoga e meditazione, di cucina vegetariana, nature therapy, attività per bambini e famiglie, meditazione in gruppo.

La commissione, consistente di tre assessori e due esperti esterni, ha selezionato da oltre 200 richieste, la presentazione di Sujesh e il suo team, e ora questo gioiello, sottratto alle forze delle tenebre, è diventato un centro di luce e di gioia spirituale.

Sabato sera

Sujesh guida gli esercizi di ricarica fuori, nel cortile del palazzo. Segue un sadhana potente, di canti e meditazione, nella sala più grande, detta “della gioia.” Durante la cena che segue, con pietanze portate dai vari membri del team, mi viene data la possibilità di conoscere meglio alcuni devoti. Benché siano sul sentiero da poco, la loro sintonia naturale risale sicuramente ad altre vite, perché nelle nostre conversazioni esprimono uno spirito talmente profondo, leggero e espansivo, che mi sembra di essere in una comunità Ananda di vecchia data.

Domenica

Darshan in Krishna Hall

Il servizio viene celebrato in Krishna Hall, da Giulia, Maria, Sujesh, mentre io faccio il discorso basato sulla la lettura, di cui il tema principale questa volta è: il bisogno per il discepolo, di sintonizzarsi con la coscienza del Guru. Condivido la storia degli olandesi che, dominati dai Nazisti, clandestinamente cercavano di sintonizzare le loro radio proibite con la voce della loro regina, che aveva trovato rifugio oltremare, in Inghilterra.

Il mondo, per sua natura, cerca sempre di invadere le nostre menti, ma chi visita un centro come la Casa della Gioia può imparare, attraverso il servizio cooperativo, la preghiera e la meditazione scientifica, a sintonizzarsi con la Regina del Cielo, la Madre Divina, o con qualunque forma il devoto voglia visualizzare il tesoro del suo cuore, il suo stesso più alto Sé.

La libreria

Mentre parlo, noto Jai che, da buon inglese imperturbabile, si avvicina a Sujesh e gli sussurra qualcosa nell’orecchio. Mentre Sujesh esce da Krishna Hall, un odore di fumo entra. Sentiamo il rumore di alcuni interruttori e il soffio di Sujesh.

Il servizio riprende e la temperatura scende, sicché per il resto della giornata fluiremo sul calore dell’entusiasmo che è nell’aria.

Le persone giuste si fanno avanti al momento giusto per verificare che l’elettricità non sarà disponibile fino al giorno dopo.

Così il grande evento, l’inaugurazione della Casa della Gioia, si terrà a lume di candela. Mani unite fan miracoli e per miracolo tante candele, grandi e piccole, sono disponibili.

Yoga Hall (Sala Yoga)

Circa trenta persone vengono da tutte le parti della città, per essere presenti all’inaugurazione. La batteria del laptop è carica e la sintonizzazione con internet diventa possibile grazie ad una chiavetta, una mini-antenna, di uno dei devoti: questo rende possibile la presenza di circa cinquanta Gurubai da tutta l’Italia che seguono l’evento via zoom. Tra di loro c’è anche Kirtani, direttrice spirituale di Ananda Europa, e Shivani, la nostra Sangha Mata, che approfondisce le parole di Sri Yukteswar al suo discepolo Yogananda, quando lui prova una resistenza iniziale al lavoro di organizzatore.

“Dio è il miele,” dice il grande Gyanavatar, “le organizzazioni sono le arnie; entrambi sono necessari. Qualsiasi forma è inutile, ovviamente, senza lo spirito, ma perché non dovresti avviare operosi alveari, ricolmi di nettare spirituale?”

Così noi sanghi, membri di una grande famiglia spirituale, siamo informali e profondi; profondi e leggeri; leggeri e seriamente dediti ad un lavoro organizzativo che facilita la condivisione della luce divina; leali e aperti; idealisti e pratici. Teniamo nel cuore la preghiera che fa parte del nostro voto di discepolato: come io ho ricevuto, possano anche altri ricevere.

Torno ad Ananda Assisi con un senso di profonda gratitudine. Teniamo nelle nostre preghiere queste api, e quest’alveare in quest’isola, che è storicamente crocevia di tante civiltà diverse: che riescano a coltivare una colonia della fratellanza mondiali e che possano realizzare l’unione nella diversità!

Darshan