Cari amici,
Abbiamo volato dalla Lituania a Roma, dove Darshan ci ha accolti all’aeroporto e ci ha gentilmente accompagnati in quella che ormai consideriamo la nostra casa, Ananda Assisi. Siamo stati lì solo per pochi giorni prima di partire per un lungo weekend da trascorrere a Napoli. Siamo tornati di nuovo per qualche giorno, per poi recarci a Padova, a Verona e infine a Roma, dove siamo ora. Gitanjali e Darshan sono partiti questa mattina per tornare in comunità. Atul, Kali ed io abbiamo un giorno libero prima di prendere l’aereo per tornare, domani, negli Stati Uniti. Atul torna a casa a Houston. Kali ed io arriviamo a San Francisco mercoledì sera tardi, il giorno prima del Ringraziamento. Probabilmente il giorno di viaggio più affollato e scomodo del calendario statunitense. Forse non avevamo ben chiaro il concetto quando abbiamo prenotato i biglietti! Kali si godrà il Ringraziamento a Palo Alto, per poi andare al Village il giorno dopo. Sarà un commiato commuovente, dopo aver condiviso tante avventure divine.
Il tempo trascorso nella comunità di Assisi è stato pieno di satsang e di incontri con vari devoti, compresa la gioia di stare con tre delle mie più care sorelle-amiche. Questa volta ho scattato una foto.
Un bel satsang a casa di Andrea.
Abbiamo avuto una giornata completa di svago, e siamo andati a visitare le Grotte di Frasassi, a circa un’ora dalla comunità. Ana e Sambhava erano in visita dal Villaggio Ananda. Così abbiamo camminato insieme nella terra magica della Natura. Sono cresciuta a El Paso, in Texas, e quasi ogni anno mio padre amava andare a visitare le Grotte Carlsbad. Conservo quindi un ricordo d’infanzia, molto felice, nel trovarmi in un altro immenso luogo sotterraneo, scavato per migliaia di anni dalla mano paziente del Divino. La guida ci ha raccontato la storia della scoperta delle grotte di Frasassi. Che avventura per quei primi esploratori, che a poco a poco si accorsero di quale immensa caverna si trovasse all’interno della montagna. E di quanto sia straordinaria e bella.
Poi siamo andati a Napoli per il fine settimana. Narada (ex Aaron), Rachel, Gitanjali e Yogindra hanno formato un quartetto. È stato meraviglioso avere la loro compagnia e la loro musica. Darshan ha fatto da autista e ha contribuito con il suo splendido violino.
I nostri ospiti a Napoli hanno organizzato un programma serale dinamico in un centro culturale locale. Ananda ha avuto un gruppo di meditazione fiorente in quella città per molti anni, quindi c’era un buon nucleo di kriyaban e devoti. Quando siamo arrivati al locale, i nostri amici ci hanno accolti all’ingresso.
Gitanjali ha fatto la traduzione. Atul ha filmato l’evento. Ormai tutti conoscono i loro ruoli, e lavoriamo insieme felicemente e armoniosamente.
Il nucleo che ha aiutato ad organizzare l’evento.
Mira guida il gruppo Ananda di Napoli da molti anni. Mi ha regalato un quadro originale fatto da sua sorella.
Bikram è un vecchio amico. Per un periodo ha vissuto al Villaggio Ananda.
La presenza di un gruppo di cantanti ha contribuito immensamente all’ispirazione e al divertimento della serata. Naturalmente hanno cantato la canzone Napoli di Swamiji. Infatti, mentre attraversavamo la città in un’auto piena di amici italiani, abbiamo fatto ascoltare la registrazione di Swamiji e abbiamo cantato allegramente mentre passavamo accanto al bellissimo mare blu alla periferia della città.
Il giorno successivo Mira ci ha invitati nella sua bella casa per il satsang e per il pranzo.
Una donna desiderava fortemente prendere il discepolato, così abbiamo tenuto una cerimonia per lei.
Molti cari amici d’anima a Napoli.
Da Napoli siamo tornati ad Assisi per qualche altro giorno. L’appartamento in cui ho soggiornato è adiacente alla casa di Shantidev e Radhika. Sono dei padroni di casa angelici, e ci hanno offerto una deliziosa cena di addio. Inoltre, ci hanno gentilmente concesso di usare la loro casa per una diretta Instagram. Gli spettatori devono sedersi appena fuori dalla mia vista, in modo che il mio sguardo non si allontani dall’obiettivo della telecamera. È molto bello avere degli amici nella stanza. Abbiamo fatto queste sessioni in diretta. Le persone che ascoltano pongono delle domande che Atul legge, e io rispondo all’impronta. Il tema di questa sessione era Superare la paura. Forse non si è trattato di un intrattenimento leggero, ma ho fatto del mio meglio per essere utile.
Poi siamo andati a Padova e a Verona per gli ultimi eventi del nostro tour. Questa volta, quando abbiamo lasciato Ananda Assisi, sapevamo che non saremmo tornati per molti mesi. Il tempo è diventato all’ improvviso molto freddo e ventoso, ma un affettuoso gruppo di amici ha sfidato le intemperie per salutarci.
Non vi sorprenderà vedere che c’erano molti bagagli.
Manuela è la responsabile del gruppo di meditazione a Padova. Ha una casa spaziosa su una collina fuori città, dove il gruppo si riunisce. Molti di noi hanno soggiornato lì durante il nostro fine settimana.
Quella sera abbiamo tenuto un programma gratuito, che ha visto grande partecipazione. Un gruppo molto caloroso e ricettivo. Molta musica e canti.
Il giorno successivo, un seminario durato tutto il giorno. Il tema era uno di quelli che abbiamo affrontato più volte in questo tour: come mantenere la calma in tempi turbolenti.
La maggior parte dei libri è in italiano, soltanto alcuni sono in inglese. Abbiamo portato libri dagli Stati Uniti, soprattutto per gli Stati baltici dove l’inglese è più diffuso, ma ad ogni evento ci sono sempre alcune persone per le quali l’inglese è la prima lingua e quindi il modo preferito di leggere.
Questa donna è venuta da Ginevra dopo aver scoperto questi insegnamenti attraverso Instagram. Un’anima gentile che lavora come avvocato a livello internazionale per la causa dei diritti umani.
E alcune foto di famiglia.
Altre foto dei nostri fratelli e sorelle di Padova, più una classica foto di valigie.
Alla fine del workshop, ci siamo resi conto che eravamo alla fine degli eventi formali svoltisi in Europa. Avevamo ancora un altro programma a Verona, ma di tipo diverso. Era il culmine di tutti i corsi. Diversi amici meravigliosi ci hanno accompagnati in diversi Paesi in momenti diversi, ma il gruppo permanente, dall’inizio alla fine, era composto da noi tre. Abbiamo fatto un cerchio con i partecipanti al workshop e abbiamo cantato insieme la canzone d’addio scritta da Swamiji. Poi Narada ha iniziato spontaneamente a cantare Gioia, Gioia, Gioia, e noi ci siamo aggregati. Potete capire quanto ci siamo sentiti profondamente sollevati per aver completato un viaggio così meraviglioso per Dio e per i Guru.
Cena e poi un po’ di relax insieme.
Il tempo era più caldo che ad Assisi, ma è stato comunque piacevole accoccolarsi accanto al fuoco!
Il bellissimo mandala sopra il camino è stato realizzato da Manuela. Qui ce ne sono altri. Porterò a casa uno dei suoi pezzi più piccoli.
Domenica mattina abbiamo meditato e poi fatto satsang con il gruppo Ananda nella sala dedicata della casa di Manuela.
Per salutarci, il trio ha improvvisato una performance di Keep Calling Him. È così dolce stare con altri che amano Dio.
Poi abbiamo fatto i bagagli e ci siamo diretti a Verona per un concerto di beneficenza e per una raccolta di fondi per Terre di Luce, il progetto agricolo di Ananda Assisi. Sono sicura che siete sorpresi di vedere….. i bagagli! C’era un po’ di preoccupazione sulla possibilità di far entrare tutte le persone, i libri e le cose nei due veicoli. Ci sono due regole nel viaggiare che si dimostrano sempre valide. La prima è che, a prescindere dalla distanza, “ci vuole tutto il giorno per arrivare”. La seconda riguarda i bagagli. Per quanto impossibile possa sembrare, “ci sta sempre”.
L’evento di Verona è stato completamente diverso da qualsiasi altra cosa che abbiamo fatto durante il tour. La guida del gruppo di meditazione Ananda a Verona è Yashoda. Per molti anni è stata una cantante lirica di fama internazionale, un’autodefinita “prima donna”. Una volta terminati i suoi anni di viaggi e di esibizioni, è diventata un’insegnante per aspiranti cantanti professionisti e anche per coloro che cantano solo per il piacere di farlo.
È discepola del Maestro da quando aveva 20 anni, e gli attribuisce il merito del successo della sua vita e della sua carriera. È così magnetica come insegnante e come devota che molti di coloro che vengono da lei per imparare a cantare, imparano anche ad amare Dio e il Guru. Ha organizzato un concerto per un gruppo di discepoli cantanti. Mahiya e Madri sono venute da Ananda Assisi per parlare del progetto e mi hanno anche chiesto di dire qualche parola che potesse ispirare le persone a donare.
Yashoda ci ha fatto alloggiare in una guest house accanto al suo studio musicale, che è anche la sede del gruppo di meditazione di Ananda Verona. La sede era abbastanza vicina da poter essere raggiunta a piedi. Qui siamo all’esterno della guest house, in procinto di partire per il concerto. Ci ha dato una piccola opportunità di vedere la bella città.
L’opera di Shakespeare, Romeo e Giulietta, è ambientata a Verona, per cui ci sono molte rivendicazioni su quale sia il “vero” balcone dove Giulietta si trovava mentre Romeo la corteggiava. Mentre camminavamo per la città abbiamo notato alcune buone possibilità.
La sala da concerto era elegante, molto decorata con affreschi insoliti. Era perfetta per l’evento.
Il canto era magnifico. Eravamo incantati.
Quando è stato il mio turno di parlare, ho descritto il potere di un individuo – a partire da Paramhansa Yogananda, seguito da Swami Kriyananda, e poi da ciascuno di noi – di contribuire alla rivoluzione spirituale lanciata dal Maestro, che è nostro privilegio portare avanti. È stato proiettato un breve video su Terre de Luce, che è apparso come se fosse il paradiso in terra. Una rappresentazione veritiera. Sia Mahiya che Madri hanno parlato splendidamente. L’evento ha consentito di raccogliere una bella somma di denaro che aiuterà a portare avanti il progetto. La grazia della Madre Divina.
L’atrio era decorato per il Natale. Un ottimo sfondo per le foto di famiglia.
Dopo il concerto, Yashoda ci ha ospitato nel suo studio per la cena. Arjuna è un devoto di lunga data e uno degli ottimi cantanti che si sono esibiti.
E questa, amici miei, è la fine di quasi tre mesi di viaggio. Ogni giorno è stato un privilegio, una benedizione e una gioia.