Scopri chi sei!
La realizzazione del Sé resa reale
“Tu non sei chi pensi di essere”. Questo per millenni è stato il messaggio prezioso e illuminate degli yogi. Che cosa sei allora? Sei un essere divino. Non sei un peccatore mortale. Sei un figlio della Luce. Renditene conto. Sei stupendo, divino, una principessa o un principe che ha come Padre il re dell’universo.
Questo ha delle implicazioni importantissimi.
A volte pensi di essere tanto debole? Ascolta bene gli yogi che ti dicono che non è vero. È una trappola. Ci sei catturato dentro e devi uscirne.
A volte pensi che ti manchi l’amore? È completamente falso. Apri il tuo cuore e lascia fluire l’abbondanza naturale dell’amore immenso. Quando doni l’amore pienamente, non da mendicante ma da figlio di Dio, non ti manca più nulla.
Pensi di non capire? Non è vero. Entra nel silenzio e puoi comprendere TUTTO nella tua anima!
Pensi di essere una donna o un uomo? Di nuovo, è solo apparenza, è falso. Elevati al di sopra del corpo in meditazione e senti di essere un’anima, libera, beata, luminosa.
Pensi di dover morire? Sbagliato. Come potrebbe morire un dio? Impara a toccare la verità della tua immortalità. Scaccia quindi la paura della morte, è come una pistola senza polvere da sparo. Non muore nessuno.
.Pensi che la tua vita sia dolorosa? Certo. Ma è così solo perché vivi in una realtà superficiale che è falsa. Pratica il tuo sadhana quotidiano e vai in profondità.
Il dolore è in realtà una sorta di perversità. Pensaci! Una perversità! Yogananda infatti lo descrive così nella sua Autobiografia di uno Yogi: “L’uomo sa bene come strisciare umiliandosi; la disperazione raramente gli è estranea. Tuttavia queste sono perversità, non fanno parte del vero destino dell’essere umano. Il giorno in cui lo vuole davvero, l’uomo imbocca la via che conduce alla libertà”.
Per questo motivo, fin dall’antichità, in India esiste un inno:
Asato ma SAT gamaya,
Tamaso ma, JYOTIR gamaya,
Mrityoir ma AMRITAM gamaya:
“Conducimi dall’illusione alla verità, dalle tenebre alla luce, dalla morte all’immortalità”.
Soffri solo perché ignori chi sei e a chi appartieni. Falla finita, vai in profondità.
Puoi davvero essere felice e non solo: felice in modo duraturo. Yogananda ti ha riportato l’antico sentiero e le tecniche della realizazzione del Sé, con cui ti è possibile ritrovare il tuo vero Sé felice.
Quali sono le applicazioni pratiche di questo insegnamento? Ce ne sono tantissime.
Ad esempio non dire mai: “Sono stanco”. Dì invece: “Ho bisogno di riposare”. Altrimenti stai affermando la stanchezza del tuo ego.
Quand le cose vanno male, non dire mai: “Sono un fallimento”. Invece afferma: “Non sono ancora riuscito”. Altrimenti rafforzi l’ego.
Non identificarti mai con le tue debolezze, le cattive abitudini, i buchi neri, i cattivi comportamenti, le reazioni, i pensieri. Ci devi lavorare sopra, certo, ma essi NON sono te. Sei un figlio di Dio.
Lavora per allineare i tuoi pensieri alla tua anima e alle sue qualità. In altre parole, pensa sempre in termini di amore, di luce, di forza, di pace e così via. Altrimenti la tua mente distruggerà le qualità naturali della tua anima. Insegnale invece a rafforzarle.
Cammina dritto per le strade della vita, con rilassatezza. Questo aiuterà la tua anima a brillare più facilmente. Una postura curva offusca la tua anima e la sua bellezza.
Combatti, o yogi! L’ego, il mondo, il tuo karma, tutti ti tirano verso le miserie del sentirsi piccoli e inadeguati. Ma tu sei un leone di Dio. Svegliati! Scrollati di dosso queste false identificazioni. Afferma chi sei veramente. Affermalo fortemente!
Medita spesso su queste potenti parole di Yogananda:
Fa’ di me un leone della Tua saggezza che conquista ogni cosa
Io, un cucciolo di leone della Madre Divina, mi sono ritrovato scaraventato nella vita, fra le pecore delle umane fragilità: paura, fallimento e malattia. Vivendo a lungo in mezzo a loro, ho imparato a belare debolmente, dimenticando la mia natura di leone e i suoi ruggiti, con cui avrei potuto mettere in fuga tutti i piccoli e assillanti dolori.
O Leone della Realizzazione, Tu mi hai trascinato via da quelle pecore belanti e mi hai condotto alle acque, terse come uno specchio, della meditazione. Là, hai urlato: «Guarda!», ma io ho tenuto gli occhi chiusi, belando di paura. Il Tuo ruggito di saggezza è riecheggiato allora attraverso il mio corpo. Con scossoni violenti e con l’incitamento spirituale, mi hai fatto aprire gli occhi. Ed ecco, nel laghetto di cristallo della mia pace interiore, ho visto che il mio aspetto era identico al Tuo!
Ora mi riconosco come il Leone del potere cosmico. Non belerò mai più in preda alla paura, alla debolezza e alla sofferenza, perché adesso ruggisco con forza vibrante e maestosa! Vago nella foresta di tutte le esperienze, catturando le piccole creature delle vessanti preoccupazioni e delle timide paure, e le selvagge iene della diffidenza, sbranandole senza pietà.
O Leone dell’Immortalità, ruggisci attraverso di me col potere della Tua saggezza che conquista ogni cosa! (Da: Dio come Madre Divina, Paramhansa Yogananda, Swami Kriyananda)
Vuoi saperne di più sul Il Sentiero della Realizzazione del Sè?
3 Comments
Grazie ❤️ Grazie ❤️ Grazie ❤️
Grazie di cuore, sempre di grande ispirazione
Grazie!!!!!!