Diventare madre
Due anni fa ho avuto l’opportunità di andare in pellegrinaggio a Encinitas e a Los Angeles. Una delle nostre tappe è stata Ananda LA, dove avevo inviato una e-mail per organizzare una verifica del kriya. Prima di allora, tutte le mie interazioni con Ananda erano avvenute online. Ho fatto i primi passi per il kriya online, sono diventata discepola online, e ho ricevuto l’iniziazione al kriya online.
Il Maestro dice che non è necessario essere fisicamente con il Guru per diventare liberi, ma che è necessario un contatto con un discepolo diretto. Per me, il contatto è avvenuto attraverso l’incontro con Nayaswami Narayan e Dharmadevi. Questo incontro ha risvegliato in me un livello più profondo di discepolato e di connessione con il Maestro, ma ha anche risvegliato il desiderio di essere “parte di Ananda”. Sono tornata in Finlandia affrontando una nuova realtà: la ricerca di un lavoro che mi garantisse un reddito, il desiderio di poter diffondere, in qualche modo, gli insegnamenti, fantasticando di trasferirmi al Villaggio Ananda.
Essere discepoli e devoti in Finlandia può fare sentire soli. Qui siamo in pochi e questa attività sta prendendo piede solo ora. All’epoca del pellegrinaggio, da oltre un anno insegnavo la meditazione alla mia prima e unica studentessa devota. Aveva imparato gli Esercizi di ricarica, era persino aperta a parlare di Dio (la religione non è popolare in Finlandia) e aveva chiesto alla biblioteca locale di ordinare una copia di Affermazioni per l’autoguarigione di Swamiji, dato che non riusciva a trovarla. Pur essendole grata, ora volevo avere studenti al plurale, non al singolare.
Mentre oscillavo tra la praticità della ricerca di un lavoro e il sogno ad occhi aperti di trasferirmi quanto prima con mio marito al Villaggio Ananda, mi sono ricordata di una frase di Autobiografia di uno Yogi in cui Trailanga Swami dice: “Lahiri Mahasaya è come un gattino divino, che rimane ovunque la Madre Cosmica lo abbia collocato”.
Decisi di provare ad essere un gattino divino. La Madre Divina mi accontentò subito. Rimasi incinta, e visitai Ananda Assisi per una settimana gloriosa e di apertura del cuore. Quattro mesi dopo ho trovato un lavoro che non mi sarei mai aspettata. Poco dopo aver iniziato a lavorare, è nato nostro figlio e sono diventata madre. Così, Lei ha posto le basi per un nuovo inizio e per un nuovo modo di essere “parte di Ananda”.
Questa consapevolezza è arrivata mentre davo da mangiare a mio figlio il suo porridge serale, una pratica molto finlandese che mi è sconosciuta in quanto figlia di genitori indiani nati e cresciuti negli Stati Uniti, ma anche normale, dato che la mia crescita come genitore è avvenuta esclusivamente in Finlandia.
A volte, per variare, decido di mettere qualcosa in più nel porridge. Così un giorno ho deciso di mettere le fragole finlandesi che avevamo congelato durante l’estate. Le ho messe dopo aver scaldato il porridge, per poi farlo raffreddare velocemente per il mio bambino impaziente, che stava usando tutta la sua forza per strillare più forte che poteva.
Seduta a tavola e mescolando le fragole nel porridge, ho visto come il rosso vivo si scioglieva lentamente nel bianco del porridge. Anche il calore si dissipava rapidamente, mentre il fresco delle fragole si diffondeva nel resto della ciotola.
Mi venne in mente che quanto stava avvenendo era un promemoria dell’essenza del cammino spirituale. Quando lasciamo entrare Dio e il Guru nel nostro cuore, essi si prendono cura delle nostre illusioni, purificandoci lentamente. Il canto Accendi la lampada del mio amore lo illustra molto bene:
Nella mia casa con le Tue mani
Accendi la lampada del Tuo amore.
La Tua lampada trasmutante che incanta
Meravigliosi sono i suoi raggi.
Cambia le mie tenebre nella Tua luce
e il mio male in bene.
Ho notato però che, mentre la fragole si scioglievano, il loro profumo cominciava a diffondersi nell’aria. Chiunque intorno a noi poteva goderne l’odore, così come mio figlio si stava godendo il suo porridge di fragole. Quando il mio cuore si purifica grazie agli insegnamenti e lascia entrare la Madre Divina, anch’io posso emanare la Sua dolcezza. Il pensiero fu immediatamente edificante.
Il profumo di fragole che aleggiava nell’aria mi ha ricordato che sono “parte di Ananda” anche se non insegno ad un altro studente, non scrivo un altro blog e non faccio nessuna delle cose che fanno le persone “di Ananda”. Servendo la mia famiglia come discepola, sforzandomi di amare di più i miei colleghi, e condividendo la mia vibrazione, sto facendo la mia parte.
La grande santa donna Ananda Moyi Ma non ha mai scritto nulla. Non andava in giro a tenere conferenze. All’esterno potrebbe sembrare che abbia fatto ben poco. Eppure chiunque si avvicinava a lei era benedetto. Anche un altro santo che Swamiji incontrò in India aveva pochissimi discepoli e viveva in un piccolo villaggio sperduto, passando la maggior parte del tempo a parlare di agricoltura con gli abitanti del villaggio. Quando Swamiji gli chiese perché non avesse accolto altri discepoli, rispose che questo era ciò che la Madre Divina voleva che facesse.
Queste storie mi erano note anche quando ero presa da quel di forte desiderio di fare di più. Ma scambiando l’attività esteriore con la virtù, pensavo che senza servire Ananda in qualche modo spettacolare, non stavo facendo abbastanza, non ero abbastanza.
Diventare madre ha cambiato le cose. Ora avevo una serie di relazioni completamente nuove che potevano fungere da esempio della relazione tra la Madre Divina e i suoi figli. Potevo servire Dio attraverso mio figlio e vedere la sua gioia sul suo volto. Essendo la sua un’anima felice, è stato facile farlo abbastanza spesso. Penso al Maestro che giocava con gioia mentre prendeva i giocattoli per bambini da una borsa, mentre io faccio suoni e movimenti sciocchi per far ridacchiare il piccoletto davanti a me. Posso sperimentare l’amore che la Madre Divina prova per i suoi figli nell’amore che provo per lui. E vedendo la devozione negli occhi di mio figlio, quando mi guarda, capisco cosa significa essere un figlio della Madre Divina, avere piena fiducia nel fatto che Lei si prenderà cura di te.
Questi piccoli momenti hanno lentamente spazzato via ogni pensiero sul mio bisogno di servire esteriormente per essere degna del progresso spirituale. È interessante notare che la Madre Divina, a modo suo, ha iniziato a chiedermi di più, con maggiori opportunità di servire all’esterno con Ananda nel corso dell’ultimo anno, anche se il mio tempo libero si è ridotto. La preghiera di poter servire Ananda all’esterno viene esaudita anche se l’attaccamento a questo servizio diminuisce.
La mancanza di attaccamento è stata positiva sia per il lavoro, che ora posso svolgere in modo più disinteressato di quanto avrei fatto due anni fa, sia per la mia pace interiore. Perché ora è così chiaro che il mio posto è con quest’anima. La Madre Divina mi ha dato così tante benedizioni attraverso di lui, da quando era nel grembo materno fino ad oggi, quando corre con le braccia tese verso di me, pronto a venire tra le braccia di sua madre.
Seguiamo tutti il suo esempio, correndo a braccia aperte verso la nostra Madre Divina, indipendentemente da dove Lei ci abbia collocato.