Non vedevo l’ora di andare fuori città per le feste di Capodanno. Prima di andare, però, avevo bisogno di una visita oculistica, per un controllo adeguato:  la mia vista mi creava fastidio da qualche mese, ma ero sicuro che non si trattasse di nulla di grave. Forse avevo bisogno degli occhiali o, al peggio, avevo la cataratta.

Scelsi un ospedale privato e fui piacevolmente sorpreso nel trovare solo pochi pazienti. Ero sicuro che la visita sarebbe durata pochissimo. Ponderavo dove sarei potuto andare a pranzo.

Dopo un lungo esame, l’oculista sorrise e mi annunciò che i miei occhi erano in una condizione perfetta. «Penso», mi disse con un’ espressione del tutto neutra, «che si tratti di un problema celebrale».

Mi mandarono immediatamente a fare una risonanza magnetica e mi dissero di ritornare il giorno seguente per i risultati. Quello che sarebbe dovuto essere un rapido esame della vista, rivelò un risultato indimenticabile: un grosso tumore al cervello, che premeva sul nervo ottico sinistro.

Sono passati tre mesi dalla mia diagnosi. Affrontare questa difficoltà riguardante la mia salute, sarebbe stato particolarmente terribile, se non avessi avuto il sostegno degli insegnamenti spirituali. Vorrei evidenziare alcune gemme che fecero una gran differenza, quando il mio mondo si è improvvisamente capovolto.

Circondati con una comunità che ti sostiene

Circa un mese prima della mia diagnosi, mia sorella scoprì di avere il cancro. Poi, una settimana prima del mio intervento, mia madre venne ammessa in ospedale per un improvviso dolore al petto. Malgrado mia madre e mia sorella vivano entrambe negli Stati Uniti, sono a cinque ore di volo di distanza l’una dall’altra.  Io, invece, vivo nel punto opposto del pianeta.

Questa tempesta karmica mi colse impreparato, tanto che feci una cosa che ho fatto raramente e chiesi aiuto. Scrissi ad alcuni insegnanti chiedendo di essere incluso nelle loro preghiere; ma mi sentivo ancora in imbarazzo a chiedere lo stesso livello di aiuto dalle mie amicizie. Pensieri del tipo «non fare tante storie», «le persone hanno i loro problemi» e «puoi trovare la soluzione per conto tuo» mi spinsero a non dire nulla .

Forse, percependo il mio subbuglio, uno degli insegnanti condivise la mia richiesta di preghiera con tutto il gruppo, senza prima consultarmi. Quasi immediatamente fui inondato da una sensazione di bontà. Messaggi di conforto, alcuni da persone che non ho mai nemmeno incontrato, mi accoglievano ogni volta che davo uno sguardo al telefono. All’inizio mi sono sentito un po’ in imbarazzo che la mia notizia fosse risaputa da tutti, ma la vibrazione di aiuto e amore era così forte, che smantellò il debole tentativo stoico del mio ego.

I centri di Ananda si riuniscono regolarmente per la meditazione di gruppo sull’internet, che terminano di solito con l’invio della vibrazione sacra dell’OM a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Fui commosso dal fatto che, dopo una meditazione, mi venne chiesto di ricevere questa guarigione divina. Accolsi il suono cosmico e sentii di essere nelle cure degli angeli. Chiedere aiuto in effetti può essere un modo premuroso per stabilire un legame con la propria famiglia spirituale, di rendersi conto che ci sono anime da diverse parti del mondo che pregano attivamente per me e la mia famiglia. Questa fu un’esperienza che non dimenticherò. Sono convinto che la mia convalescenza, veloce e facile, sia dovuta, per la maggior parte, a tutte quelle anime che mi hanno inviato amore e luce.

Sono convinto che la mia convalescenza, veloce e facile, sia dovuta, per la maggior parte, a tutte quelle anime che mi hanno inviato amore e luce

Preparati ora per un Domani Imprevedibile

Ho sempre amato i canti del kirtan. Ci sono poche cose tanto commuoventi come anime che cantano insieme, trasmettendo vibrazioni positive nell’universo. Quando insegnavo professionalmente lo yoga in un grande centro urbano, l’enfasi era sull’allenamento del corpo, anziché inviare vibrazioni di compassione. Infatti, uno di quegli studi arrivò persino al punto di proibire i kirtan, mentre la musica da danza con ritmo del basso deciso, veniva incoraggiata!

Per poter assicurare entrate finanziarie regolari come insegnante di yoga, avrei dovuto avere in classe musica famosa e stimolante ad alto volume.

Il titolo di insegnante di yoga mi deluse, così incominciai a cercare qualcosa con maggior significato. Mi ricordo quando entrai ad Ananda per la prima volta e il coro mi ridusse in lacrime. «Cantare è metà della battaglia» è una delle affermazioni di Yogananda. Fortunatamente, fu una delle prime frasi che sentii quando decisi di imparare lo yoga classico. Se cantare canti di ispirazione mi porta in prossimità di ciò che tutto è, allora il sentiero spirituale deve essere una passeggiata nel parco!

Paramhansa Yogananda: «Cantare è metà della battaglia»

Avevo iniziato a cantare alcuni anni prima della mia diagnosi. Quando si venne a sapere, un amico di Ananda mi inviò un brano per la mia nuova avventura:  God’s Power – A Song for Self-Healing. Ho cantato insieme al coro del video prima di ogni meditazione durante i giorni precedenti all’intervento chirurgico. C’è così tanta gioia, speranza e guarigione in questo canto, che non potevo far a meno di sentirmi pieno di amore e protetto. Ogni volta che cantavo, avevo la sensazione che gli angeli si radunavano e mi benedivano con speranza e forza.

Quando ripresi conoscenza dopo l’intervento, mi ricordai di conversazioni preoccupanti tra le infermiere, mentre osservavano il mio corpo. Persi un terzo del mio sangue e facevo fatica a respirare. Mi sentivo incredibilmente debole e avevo caldo. Chiesi alle infermiere di coricarmi sul lato, perché volevo dormire ma si rifiutarono, perché la mia pressione era troppo bassa. Questa decisione mi irritò talmente tanto, che ricordo che fui tentato da una forza che mi tirava verso il basso, a lasciarmi andare e arrendermi.

Mi ricordo che sentii la melodia del Potere di Dio nel mio cuore e vidi i volti degli amici che pregavano per la mia guarigione. Iniziai a sussurrare le parole del canto sulle labbra, liberandomi da quella forza che mi tirava verso il basso. Non sono sicuro di quanto tempo passò ma l’atmosfera nella sala post-operatoria sembrò più leggera. La mia condizione di salute incominciò a stabilizzarsi. Le infermiere non erano più preoccupate e una di loro cominciò a ridere, perché stavo cantando. “Andrà tutto bene.”

Cantare è solo uno degli esempi che si trovano negli insegnamenti di Yogananda; ero felicissimo di avere questo strumento semplice, eppure potente a mia disposizione, perché lo praticai prima che le cose diventassero difficilissime. Preparatevi ora, cari amici, poiché le prove più difficili raramente danno il preavviso prima di presentarsi a noi.

Siate Sinceri con Dio

Con l’avvicinarsi della mia operazione, mi sentii guidato a pregare in un modo diverso. Vedi, non sapevo come parlare a Dio. Ogni volta che avevo pregato, era per qualcun’altro. Fortunatamente, ricevetti la notizia che mia madre era stata dimessa dall’ospedale due giorni prima del mio intervento e l’operazione per rimuovere la lesione cancerogena aveva avuto successo. Mi sentii rasserenato, eppure nervoso, poiché improvvisamente non c’era nessuno che avesse un immediato bisogno di preghiere. Devo pregare per me stesso? Dovrei pregare Dio di risparmiare la mia vita?

Poi, durante la meditazione, mi arrivò la preghiera giusta: «fa’ che tutto ciò che mi tiene lontano da te sia concentrato in questo tumore e possa essere completamente rimosso con successo». Ho ripetuto questa preghiera-richiesta ad ogni opportunità e continuai in questo modo mentre stavo entrando nella sala operatoria.

I primi giorni, in seguito all’operazione, sentii per la prima volta parlare di Nayaswami Anandi. Mi ricordo di aver letto un messaggio nella nostra chat di gruppo, in cui era scritto che si stava avvicinando alla fine. Pregai per lei e incominciai a guardare i suoi video dal letto dell’ospedale. Uno dei suoi discorsi mi colpì in modo particolare.

Nel video “How Yoga Has Changed My Life” alle 17:03, parlò di due quote attribuite a Yogananda. Sono: «Ovunque tu mi abbia messo, lì dovrai venire» e «Combatterò per vincere la battaglia della gioia precisamente nel luogo dove mi trovo ora». Vi prego di guardarlo, perché potrete vedere il potere delle due affermazioni sul viso di Anandi.

Nayaswami Anandi – 2018

Anandi lasciò il corpo il giorno stesso in cui mi fu permesso di tornare a casa. In memoria di Anandi e del potere della preghiera, ho incluso le due affermazioni nella mia sadhana. Mi sto abituando rapidamente a parlare con la Madre Divina con candore e mi piace molto. Ripensandoci, un tumore al cervello non è che un prezzo insignificante da pagare in cambio di una relazione più intima con Dio.

Mentre scrivo questo testo, l’Europa sta affrontando il maggior conflitto dalla seconda guerra mondiale. Aggiungi a questo un’economia incerta, crescente polarità e una decenza decadente e ottieni il nostro mondo moderno e stressante. È abbastanza per fare impazzire chiunque dalla paura.  Fai quello che puoi, incominciando da oggi. Cerca la compagnia di brave persone. Incomincia a praticare le tecniche spirituali adesso, così non soffrirai durante i momenti di crisi. Avvicinati a Dio come fosse tuo padre, tua madre e il tuo amico e parla loro apertamente e onestamente. Come Yogananda disse saggiamente: «cambia te stesso e avrai fatto la tua parte nel cambiare il mondo».

5 Comments

  1. mm

    Meravigliosi grazie di cuore. A chi ho conosciuto questa estate e a chi non conosco ma amo incondizionatamente. Vi lovvo. Luisella Rossin

  2. mm

    Caro Yogadish la tua testimonianza è un canto divino all’amore e ti ringrazio dall’altare della mia anima e cercherò di fare tesoro del tuo dolore trasformatasi in Luce. Spero un giorno di conoscerti
    T’abbraccio con tutto il cuore
    Antonio

  3. mm

    Grazie infinite, per questa condivisione. Mi ha commosso profondamente ♥️🙏

  4. mm

    Grazie, cosí ispirante e profondo, commovente. Mi sono sentita e mi sento molto vicina a questa esperienza. Si sente l’amore per la Madre Divina e la forte connessione con Lei e come siamo guidati.. Tutto ha un senso 🕉️🙏

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