Introduzione

Il seme della realizzazione del Sé giace sepolto nella coscienza dell’uomo: è l’amore naturale del cuore, in attesa di essere risvegliato dalla volontà dell’uomo di rivolgere la sua attenzione all’interno e di cercare la connessione con il proprio Spirito.

Non è detto che sia sempre un percorso facile: a volte è tortuoso e in salita, altre volte lineare e scorrevole; a volte è luminoso e tranquillo, altre volte oscuro e insidiato da agguati. Sicuramente non è mai spianato,  e sebbene a volte si possano annusare e vedere le rose, anche le loro spine si sentono intensamente.

Sri Yukteswar ci dice che il cuore cresce verso la maturità per stadi

Sri Yukteswar ci dice che il cuore cresce verso la maturità per stadi, cinque in numero: il cuore oscuro, il cuore spinto, il cuore fermo, il cuore devoto e il cuore puro. Sapendo questo, siamo in grado di verificare meglio se stiamo viaggiando nella giusta direzione: abitare nelle tenebre o, passo dopo passo, risalire dal fondo, dalle tenebre, alla luce pura.

Invitiamo ora il grande Gyanavatar nelle nostre città, nelle nostre case, nei nostri uffici, nella nostra vita quotidiana – nei nostri cuori, e chiediamogli di aiutarci a esplorare queste fasi. E cominciamo dall’inizio.

Il cuore oscuro

Il cuore oscuro: In questa fase il dolore e il piacere vengono sperimentati principalmente sul piano fisico, attraverso i sensi.

In questa fase il dolore e il piacere vengono sperimentati principalmente sul piano fisico, attraverso i sensi. Questo esemplare di umanità si chiama sudra, e la sua percezione della realtà è limitata all’universo materiale: vede i mattoni di cui è fatto un bell’edificio, ma non riesce ad apprezzare la visione che ne sottende la bellezza e l’energia investita nella sua costruzione. Nella migliore delle ipotesi potrebbe considerare l’edificio un buon nascondiglio, o una protezione contro un mondo perennemente ostile.

Tutti portiamo dentro di noi il ricordo di questo sudra,  e non ci sarebbe nulla  di male a vivere per sempre nella beatitudine dell’ignoranza, se gli effetti a lungo termine non fossero così terribili. Questi vanno ben oltre l‘arco di tempo di una incarnazione, e si manifestano principalmente negli sbalzi di umore. La mente che gode di intensi piaceri sensoriali temporanei sarà inevitabilmente trascinata verso il basso dall’esperienza opposta di vuoto, disgusto e irrequietezza torturante.

Paramhansa Yogananda, parlando degli stati d’animo disse: “sono causati da una passata, eccessiva dedizione ai piaceri dei sensi.”

Il discepolo diretto del Maestro, Paramhansa Yogananda, parlando degli stati d’animo disse: “sono causati da una passata, eccessiva dedizione ai piaceri dei sensi. Sono la conseguenza dell’eccessiva sazietà e del disgusto. Non cedere a loro… se ti abbandoni agli umori, questi risveglieranno il tuo desiderio passato per i loro piaceri opposti. Così, ti faranno precipitare di nuovo dentro l’illusione”.

Quindi… se soffri di malumore in questa vita, ora sai da dove viene: è l’eredità del sudra che tutti eravamo in passato, o che ancora siamo nel presente.

Il malumore peggiore è comunemente chiamato depressione. Questo è diventato un po’ come un’etichetta, come l’ADHD, o come l’essere bipolare, con l’inevitabile risultato che guardiamo l’etichetta e ci dimentichiamo dell’individuo che, egli soltanto,  possiede le chiavi del tipo di guarigione di cui ha bisogno. In effetti, io stesso ero un po’ prevenuto nei confronti del termine, finché un’esperienza interessante non mi ha insegnato un po’ di compassione.

Alloggiavo con una coppia di anziani in un piccolo cottage vicino al Mare del Nord, nei Paesi Bassi. Il mare era grigio e selvaggio, nuvole scure passavano a velocità elevata nel cielo, spinte da una tempesta che comprometteva seriamente ogni sforzo mentale per concentrarsi. Luna, sole e stelle sembravano scomparsi per sempre.

I miei amici erano al piano di sotto, bevevano una bottiglia di vino e guardavano il telegiornale, che era come al solito deprimente. Pur essendo ancora giovane, ero già uno yogi e, non volendo interferire nelle loro scelte, salii al piano di sopra e iniziai a pregare.

Ero abituato a ricevere qualche tipo di risposta positiva alle mie preghiere, soprattutto sotto forma di dolce intimità, ma quella volta accadde qualcos’altro…

All’improvviso mi trovai energeticamente ed emotivamente bloccato. La mia forza di volontà ricevette un colpo e rimase ferita da qualche parte in un angolo, e un’oscura sensazione di tristezza e disperazione entrò in me.

Fortunatamente, l’osservatore silenzioso che era in me, addestrato da anni ad osservare spassionatamente il respiro, era sopravvissuto al colpo. Osservò la situazione e poi disse con calma: “Questa è depressione, ed è una cosa difficile”.

Da allora non sono più negativamente prevenuto quando le persone usano il termine depressione per se stesse, o per gli altri.

Se ora stai lottando in un abisso di oscurità, rallegrati: ci sono buone notizie per te.

Perché Sri Yukteswar dice: tutto ciò che il sudra deve fare è assicurarsi la compagnia di un essere umano più evoluto. Solo quel sodalizio gli darà la forza di fare un primo passo sulla strada verso l’illuminazione.

Sri Yukteswar: Tutto quello che devi fare è pensarlo vicino, guardare la sua immagine, chiamarlo in preghiera e studiare i suoi insegnamenti.

Se stai leggendo questo articolo, hai trovato in Sri Yukteswar, la migliore compagnia possibile che tu potessi immaginare! Tutto quello che devi fare è pensarlo vicino, guardare la sua immagine, chiamarlo in preghiera e studiare i suoi insegnamenti, che possono essere adeguatamente riassunti nelle sue seguenti parole di conforto e incoraggiamento:

Dimentica il passato» lo consolava Sri Yukteswar. «Le vite passate di tutti gli uomini sono oscurate da molte infamie. La condotta umana è sempre inaffidabile finché non è ancorata nel Divino. Ogni cosa in futuro migliorerà, se compirai uno sforzo spirituale adesso.

Risorse: Sri Yukteswar, La Scienza Sacra  di Self-Realization Fellowship e Swami Kriyananda, Conversazioni con Yogananda di Ananda Edizioni

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