La meditazione è un ponte tra scienza e religione

Paramhansa Yogananda

C’erano una volta due fratelli. Battista e Leonardo. Pur essendo nati dallo stesso padre e dalla stessa madre ed avendo ricevuto la stessa educazione, erano molto diversi.

Battista era molto religioso: frequentava la chiesa, leggeva le scritture sacre e spesso si prostrava in preghiera; non per convenzione o formalità, ma per un misto tra un sentimento di amore, la devozione e il dovere di seguire un percorso spirituale.

Leonardo invece aveva molto studiato, era affascinato ed attratto dai fenomeni naturali e si era dedicato allo studio delle leggi fisiche. Amava scrivere equazioni e si dedicava anima e corpo ai calcoli ed alle analisi: era considerato uno scienziato.

I due fratelli si rispettavano, ma entrambi non comprendevano dedizioni e convinzioni così diverse. Molti Maestri avevano dimostrato che si può applicare la scienza alla religione e molti scienziati avevano scoperto quanto le intuizione presenti nelle sacre scritture si dimostrassero conformi alle nuove scoperte, ma queste considerazioni filosofiche non erano sufficienti ad eliminare la separazione che restava tra i due fratelli.

Un giorno il loro percorso li portò sulla riva di un fiume impetuoso: uno su di un lato e l’altro sull’altra sponda. Il desiderio sempre potente di ritrovarsi, la stima e l’amore reciproco si manifestò con grande forza nel loro animo.

Battista vedeva il fratello sull’altra sponda e spinto dal desiderio di abbracciarlo entrò in acqua, ma la corrente era troppo forte e non poté proseguire. Pregò per un miracolo, pensò alle acque del mar Rosso di fronte a Mosè, ma nulla accadde.

Sull’altra sponda anche Leonardo scese in acqua ed anche lui sentì la corrente che lo fermava. Analizzo in modo razionale la situazione e capi che non poteva proseguire.

Mentre i due fratelli si guardavano con tristezza da lontano apparve una zattera. Su di essa un uomo con dei lunghi capelli grigi stava seduto immobile con le gambe incrociate. Gli occhi erano chiusi e un leggero sorriso plasmava le sue labbra.

La zattera correva sull’acqua senza sussulti sembrava che non fosse l’acqua a trascinarla; era come se le travi di legno adattandosi alla corrente in realtà fossero la guida e l’origine del movimento. Spinto da una strana intuizione Battista si accorse di un grande albero che sorgeva poco lontano dall’acqua e si sedette a terra con le gambe incrociate e la schiena a contatto con il tronco.

Chiuse gli occhi: i pensieri si dissolsero e nell’immobilità sentì le labbra distendersi in un leggero sorriso. Si sentiva parte di un tutto, unito ad ogni cosa e si rese conto che nel suo profondo non vi era nessuna differenza dal suo fratello dall’altro lato del fiume, tutto era unito.

Anche Leonardo sull’altra sponda ebbe la stessa intuizione, trovò il suo albero e si trovò nella stessa situazione del fratello.

Dopo un tempo lungo per l’orologio, ma breve per lui, Battista riaprì gli occhi.

Il grande albero a cui stava appoggiato si era incurvato verso il fiume. Il grande arco ora arrivava sull’acqua e poté vedere che dall’altra parte del fiume un altro albero, l’albero su cui si era appoggiato suo fratello, aveva fatto la stessa cosa.

Ora le due chiome verdi, fitte e rigogliose si erano unite, avevano intrecciato i rami creando una sola cosa: una robusta e indistruttibile passerella attraversava le impetuose acque del fiume. Battista si avviò lentamente sul nuovo e meraviglioso ponte osservando Leonardo che saliva sul legno di fronte a lui.

Fu così che i due fratelli in piedi sulle verdi chiome intrecciate si abbracciarono mentre il fiume scorreva impetuoso sotto di loro.

Avevano compreso che nel loro se profondo esisteva solo unione nell’amore e nella consapevolezza.

One Comment

  1. mm

    Molto ispirante questo bel racconto..
    La meditazione ci ispira a sentire che siamo tutti uniti, che la separazione è soltanto nella nostra mente..
    Il nostro Sé interiore se ascoltato ci porta a vedere che religione e scienza possono andare insieme.
    Grazie per lo stimolo a queste profonde riflessioni.

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